CHIRURGIA ESTETICA

Le principali indicazioni sono l’ipoplasia mammaria o seno piccolo (costituzionale), l’ipotrofia mammaria post allattamento o post dimagrimento, l’amastia o assenza di ghiandola mammaria e la mastectomia (asportazione della mammella). L’intervento viene effettuato utilizzando una coppia di protesi mammarie in biomateriale inerte del tipo approvato dal ministero della salute, dalla comunità europea e dalla FDA americana. La scelta del tipo di impianto più adeguato alla paziente dipende dal volume e dalla forma del seno di partenza.

Le incisioni, al massimo lunghe pochi centimetri, possono essere situate nel solco sotto la mammella, nel cavo ascellare oppure nella zona di transizione tra la cute più scura dell’areola e quella più chiara della mammella.

L’attività fisica può essere ripresa dopo 1 mese. La protesi non interferisce sull’allattamento, non modifica la capacità diagnostica di ecografia, mammografia, risonanza magnetica.

Serve a correggere la ptosi mammaria, cioè la caduta del seno dovuta a diversi fattori quali: eccessiva perdita di peso, gravidanze, ipertrofia mammaria (aumento di volume), invecchiamento. In presenza di un seno ptosico e svuotato si associa alla pessia (sollevamento) l’aumento di volume mammario con un impianto protesico realizzando la. Le cicatrici hanno sede e dimensioni variabili a seconda del grado di ptosi che bisogna correggere.

Normalmente si tratta di cicatrici minime, localizzate intorno all’areola o anche nella parte inferiore della mammella, tra l’areola e il solco mammario.

Aumento di volume della mammella maschile, può essere vera e falsa.

Ginecomastia vera è caratterizzata da un aumento della ghiandola mammaria maschile a seguito di malattie o assunzione di farmaci.

Ginecomastia falsa, o pseudo ginecomastia grassa, quando il problema è causato da un accumulo di grasso, senza alterazioni della ghiandola mammaria. Nel primo caso l’intervento curativo consiste nell’asportazione della ghiandola ammalata, attraverso una piccola incisione localizzata in corrispondenza dell’areola. Nel secondo caso, il trattamento è la liposuzione.

Corregge la forma e le dimensioni del naso utilizzando incisioni situate all’interno delle narici.

In questo modo si effettua il rimodellamento delle strutture ossee e cartilaginee, creando alla fine un naso dalla forma proporzionata e in armonia con il resto dei lineamenti del viso.

Alla rinoplastica è possibile associare una settoplastica (correzione del setto nasale) quando vi sono dei problemi funzionali dell’organo.

L’intervento, viene eseguito in clinica, in anestesia generale, dura circa 1 ora e necessita di 1 giorno di degenza. La convalescenza è di circa 1 settimana, dopodiché viene rimossa la placca di contenzione.

È l’intervento di chirurgia estetica finalizzato alla correzione degli inestetismi della zona oculare. Specificamente la blefaroplastica rimuove l’eccesso cutaneo palpebrale e gli accumuli adiposi.

 

È un intervento che elimina la pelle in eccesso dalle palpebre o le ernie di grasso che costituiscono le borse palpebrali. Volendo è anche possibile modificare il taglio dell’occhio (cantoplastica)

L’intervento consente, attraverso una piccola incisione effettuata a livello del solco orbito palpebrale superiore o sotto il margine ciliare inferiore, di asportare l’eccesso di cute e di grasso conferendo all’occhio un’espressione più giovane ed armoniosa.

Le cicatrici vengono localizzate nella piega naturale della palpebra superiore e appena al di sotto delle ciglia in quella inferiore, in modo da risultare poco visibili.

Consiste in un’incisione retroauricolare che consente di rimodellare la cartilagine dell’orecchio in modo da ridurne la sporgenza (orecchie a sventola).

L’otoplastica è un intervento molto comune e praticamente privo di rischi che può essere praticato anche in giovanissima età (prima dei 6 anni) in modo che il piccolo paziente non si esponga allo stress psicologico della presa in giro da parte dei suoi compagni di scuola.

Le cicatrici sono limitate e praticamente invisibili perché nascoste dietro l’orecchio.

L’operazione consiste nella ricostruzione del lobo auricolare utilizzando fili di sutura molto sottili che vengono rimossi dopo pochi giorni. L’anestesia è locale.

È un intervento che viene eseguito in anestesia locale (con cicatrici non visibili, tutte all’interno delle labbra). La durata dell’operazione è di circa un’ora. L’anestesia è locale e può essere associata ad una blanda sedazione.

Il risultato è definitivo; la convalescenza post operatoria (edema e gonfiore) è di circa 7-15 gg.

Con il termine xantelasma ci si riferisce a un deposito di colesterolo giallastro, nettamente delimitato sotto la pelle, spesso riconducibile sopra o intorno alle palpebre

Felc: l’asportazione dello xantelasma avviene per sublimazione della parte: non vi è necessità di applicazione di anestetico, non vi è sanguinamento, non vi saranno complicanze.

È consigliata solo l’applicazione di un collirio (benzaconio) con azione antisettica per disinfettare la parte.

L’asportazione di nevi, o nei cutanei, può essere effettuata in due modalità: asportazione chirurgica o asportazione con laser.

Nella prima la ricostruzione della ferita viene realizzata con tecniche di microchirurgia utilizzando fili di sutura molto sottili per ottenere il miglior risultato estetico possibile.

Nella seconda, (rimozione con felc): l’asportazione della neoformazione avviene per sublimazione della parte: non vi è necessità di applicazione di anestetico, non vi è sanguinamento, non vi saranno complicanze.

Si tratta di operazioni chirurgiche il cui scopo è quello di migliorare l’aspetto estetico di una cicatrice e/o eliminare i disturbi funzionali, come ad esempio dolore, sensazione di tensione e vera e propria retrazione, che spesso sono associati alla cicatrice stessa.

Le tecniche più semplici prevedono l’escissione della cicatrice, la lisi (liberazione) delle sue aderenze con le strutture circostanti come muscoli, nervi o articolazioni e la chiusura della ferita con tecniche di chirurgia plastica.

Con questo intervento si distende la pelle del viso e del collo correggendo così non solo le rughe ed il rilassamento della cute ma anche la ptosi (caduta) dei tessuti molli (grasso e fasce muscolari) di questo distretto anatomico.

In questo modo è possibile ottenere risultati naturali e stabili nel tempo.

Le cicatrici sono quasi invisibili essendo localizzate in parte nei capelli, in parte dietro l’orecchio ed in minima parte sul davanti dello stesso (confuse tra le pieghe naturali presenti in tutti i pazienti in questa sede).

I mini-lifting o lifting parziali (temporale, zigomatico, cervicale, facciale), vengono in genere eseguiti in pazienti giovani con minor lassità cutanea o, in caso di revisione (ritocco) a distanza di precedenti lifting completo.

È il prelievo di una certa quantità di grasso da alcune zone del corpo (dove quest’ultimo è presente in eccesso) ed il suo trapianto, una volta opportunamente purificato e “distillato”, in altre zone del viso o del corpo allo scopo di correggere rughe, solchi o depressioni cicatriziali.

La grande quantità di materiale a disposizione che si può ottenere dalla pancia o dalle cosce e la semplicità della tecnica sono i punti di forza della lipostruttura.

La durata del grasso trapiantato varia da individuo a individuo ma in genere una discreta quantità di tessuto adiposo trapiantato permane tutta la vita.

È un intervento particolarmente indicato in persone di peso relativamente normale che hanno però depositi isolati di grasso (adiposità localizzate) che causano delle sproporzioni in certe aree del corpo. Questi depositi di grasso possono essere dovuti a fattori ereditari o costituzionali e non diminuire né con la dieta né con l’esercizio fisico

Questo tipo di intervento è particolarmente indicato per la riduzione delle adiposità localizzate nella zona delle cosce, dei glutei, dell’addome, dei fianchi e delle braccia, delle ginocchia, dei polpacci, delle caviglie e perfino delle guance, collo e mento.

Il primo obiettivo di qualsiasi procedura di liposuzione è di rimuovere la giusta quantità di grasso provocando il minimo disagio per il paziente.
La liposuzione riduce gli accumuli di grasso in una specifica area del corpo, come:

  • Addome;
  • Braccia;
  • Glutei;
  • polpacci, caviglie e ginocchia;
  • Seno e schiena;
  • Fianchi;
  • Esterno ed interno cosce;
  • Collo e sottomento.

La liposuzione è utilizzata anche per la riduzione della ginecomastia (cioè lo sviluppo del tessuto adiposo del seno maschile) e per trattare alcune condizioni mediche, tra cui:

  • Lipomi (tumore benigno del tessuto adiposo);
  • Lipodistrofia (anomalia del tessuto adiposo, con ridistribuzione dei lipidi nel corpo);

È un intervento che asporta la pelle e il grasso sottocutaneo in eccesso a livello addominale, realizzando nello stesso tempo il riavvicinamento dei sottostanti muscoli retti, allo scopo di ottenere una migliore definizione di tutta la zona addominale.

L’addominoplastica è l’intervento di chirurgia estetica che serve a rimuovere gli accumuli di tessuto adiposo addominale, associati a un eccesso di pelle e a un rilassamento della parete muscolare addominale.
L’obiettivo dell’addominoplastica è migliorare l’aspetto dell’addome, eliminando parte dei cosiddetti “inestetismi” e provando a far risaltare maggiormente i muscoli situati in questa sede.

Un’attenzione particolare merita l’ombelico che durante l’operazione viene traslocato, affinché la paziente possa comunque mostrare questa struttura nella sua posizione naturale.

Le cicatrici residue hanno dimensioni variabili, a seconda della quantità di tessuto asportato, pur essendo sempre localizzate al di sotto dello slip o del costume da bagno.

MEDICINA ESTETICA

Il filler è un trattamento medico sicuro ed efficace per eliminare le rughe del viso, soprattutto quelle nasolabiali (ai lati del naso), frontali e periorali (ai lati della bocca).

In molti casi è indicato anche per aumentare il volume delle labbra, del mento o degli zigomi.

Consiste nell’infiltrazione sottocutanea di acido ialuronico, che è un prodotto molto ben tollerato dall’organismo e altamente compatibile oppure, se si desiderano risultati più duraturi, di idrossiapatite calcica.

In entrambi i casi si tratta di prodotti completamente riassorbibili nel medio e lungo periodo.

Si tratta di un prodotto assolutamente innocuo, che ha l’effetto di rilassare alcuni muscoli del volto, eliminando così le cosiddette “rughe di espressione” (quelle ad esempio presenti tra le due sopracciglia o a livello della fronte) senza tuttavia modificare la mimica del paziente.

La tossina botulinica determina una denervazione chimica del muscolo interessato inducendo la distensione del distretto cutaneo sovrastante. Il fenomeno è reversibile: il muscolo riprende la capacità contrattile entro 4/6 mesi.

I risultati saranno, però visibili solo dopo circa 3 giorni dalll’infiltrazione quando il paziente guardandosi allo specchio inizierà a vedere dei cambiamenti davvero entusiasmanti sul suo volto.

Il trattamento medico per la cura dell’iperidrosi (eccessiva sudorazione) si basa sulla capacità del botulino di ridurre la secrezione del sudore nelle zone in cui viene iniettato.

Le aree anatomiche più frequentemente trattate sono

-ascelle
-mani
– piedi
-fronte

Sono trattamenti medici che, grazie all’impiego di speciali acidi, inducono un’esfoliazione chimica degli strati superficiali dell’epidermide. Viene applicato su viso, collo, mani, décollété (o altre zone del corpo…) una sostanza acida o una combinazione di acidi, allo scopo di creare una micro-dermoabrasione sull’epidermide e/o sugli strati del derma.

I peeling medici si suddividono in superficiali, medi e profondi in base alla capacità di raggiungere i diversi strati cutanei.

Le indicazioni a questo tipo di trattamento sono molte, dalla semplice stimolazione della cute del viso che appare spento e grigio (tipico delle stagioni fredde), all’acne in fase più o meno attiva, alla micro rugosità diffusa, fino alla presenza di ipercromie dermo-epidermiche (“macchioline solari”, melasma…).

Brs che è l’acronimo di biodynamic restructuring system, è un sistema unico nel suo genere, prodotto in Italia al 100%, trifasico, brevettato, creato in due diverse formulazioni (viso e corpo) svolge un’azione bio-ristrutturante, biostimolante, rivitalizzante e soft peeling senza l’utilizzo di alcuna tecnica di iniezione.

È un prodotto trifasico, ciò significa che prevede in ogni seduta, un’applicazione in tre fasi. Con la prima fase, il complesso attivo rimuove le lamelle corneali e assottiglia lo strato corneo permettendo la penetrazione dei principi attivi. L’apporto di sangue viene stimolato senza causare infiammazioni, e i principi attivi stessi hanno inoltre un’azione battericida e batteriostatica, regolando così la produzione di sebo e la melanogenesi, oltre a contrastare lo stress ossidativo. Con la seconda fase viene ripristinato il sistema idrolipidico epidermico attraverso la somministrazione dei diversi aminoacidi che lo compongono e la vitamina c ed e che sono cofattori di estrema importanza ed essenziali per la stabilizzazione del collagene nella rigenerazione delle membrane cellulari oltre alle sue proprietà anti-infiammatorie e fotoprotettive. L’ultima fase, ha un’azione stimolante sul metabolismo cellulare oltre che un’azione inibitoria sui processi di degradazione indotti dallo stress ossidativo. Il sistema nel suo complesso ripristina la luminosità, l’elasticità, il tono, l’idratazione, la levigatezza e la compattezza delle strutture tegumentarie e di supporto oltre ad avere diverse indicazioni terapeutiche.

I fili riassorbibili, conosciuti anche come fili biorivitalizzanti, sono un trattamento di ultima generazione non invasivo per il benessere di viso, collo e corpo. Il trattamento è eseguibile in ambulatorio.
Attraverso l’inserimento di fili biorivitalizzanti in pdo (polidioxanone) completamente riassorbibili, si ottiene un effetto liftante (propriamente definito soft-lifting) che, aumentando la produzione di collagene, dona immediatamente tono ed elasticità alla pelle, fornendo sostegno alla zona del corpo che presenta cedimento.

Tra queste tecniche, i fili di tensione rivestono un ruolo preponderante. Innanzi tutto, essi hanno la funzione di “tirare su” la cute nelle aree in cui ha ceduto.
Una volta inserito il filo, l’effetto è immediato e tenderà progressivamente a migliorare il tono cutaneo e la compattezza dei tessuti, con un risultato simile a quello del lifting.

Le azioni dei fili liftanti

  • Azione di sollevamento: i risultati sono visibili immediatamente grazie alla trazione effettuata dal medico perché rimodella l’area a seconda delle necessità e dei desideri del paziente.
  • Azione di rigenerazione: per un risultato graduale e duraturo. Grazie al progressivo riassorbimento del filo, il collagene viene ripristinato per dare maggiore definizione ai lineamenti, mantenendo l’effetto volume nel tempo

I fili di trazione possono essere utilizzati sul terzo medio inferiore del viso (contorno mandibolare e mento)

MEDICINA LASER

Le principali indicazioni sono l’ipoplasia mammaria o seno piccolo (costituzionale), l’ipotrofia mammaria post allattamento o post dimagrimento, l’amastia o assenza di ghiandola mammaria e la mastectomia (asportazione della mammella). L’intervento viene effettuato utilizzando una coppia di protesi mammarie in biomateriale inerte del tipo approvato dal ministero della salute, dalla comunità europea e dalla FDA americana. La scelta del tipo di impianto più adeguato alla paziente dipende dal volume e dalla forma del seno di partenza.

Le incisioni, al massimo lunghe pochi centimetri, possono essere situate nel solco sotto la mammella, nel cavo ascellare oppure nella zona di transizione tra la cute più scura dell’areola e quella più chiara della mammella.

L’attività fisica può essere ripresa dopo 1 mese. La protesi non interferisce sull’allattamento, non modifica la capacità diagnostica di ecografia, mammografia, risonanza magnetica.

Serve a correggere la ptosi mammaria, cioè la caduta del seno dovuta a diversi fattori quali: eccessiva perdita di peso, gravidanze, ipertrofia mammaria (aumento di volume), invecchiamento. In presenza di un seno ptosico e svuotato si associa alla pessia (sollevamento) l’aumento di volume mammario con un impianto protesico realizzando la. Le cicatrici hanno sede e dimensioni variabili a seconda del grado di ptosi che bisogna correggere.

Normalmente si tratta di cicatrici minime, localizzate intorno all’areola o anche nella parte inferiore della mammella, tra l’areola e il solco mammario.

Aumento di volume della mammella maschile, può essere vera e falsa.

Ginecomastia vera è caratterizzata da un aumento della ghiandola mammaria maschile a seguito di malattie o assunzione di farmaci.

Ginecomastia falsa, o pseudo ginecomastia grassa, quando il problema è causato da un accumulo di grasso, senza alterazioni della ghiandola mammaria. Nel primo caso l’intervento curativo consiste nell’asportazione della ghiandola ammalata, attraverso una piccola incisione localizzata in corrispondenza dell’areola. Nel secondo caso, il trattamento è la liposuzione.

Corregge la forma e le dimensioni del naso utilizzando incisioni situate all’interno delle narici.

In questo modo si effettua il rimodellamento delle strutture ossee e cartilaginee, creando alla fine un naso dalla forma proporzionata e in armonia con il resto dei lineamenti del viso.

Alla rinoplastica è possibile associare una settoplastica (correzione del setto nasale) quando vi sono dei problemi funzionali dell’organo.

L’intervento, viene eseguito in clinica, in anestesia generale, dura circa 1 ora e necessita di 1 giorno di degenza. La convalescenza è di circa 1 settimana, dopodiché viene rimossa la placca di contenzione.

È l’intervento di chirurgia estetica finalizzato alla correzione degli inestetismi della zona oculare. Specificamente la blefaroplastica rimuove l’eccesso cutaneo palpebrale e gli accumuli adiposi.

 

È un intervento che elimina la pelle in eccesso dalle palpebre o le ernie di grasso che costituiscono le borse palpebrali. Volendo è anche possibile modificare il taglio dell’occhio (cantoplastica)

L’intervento consente, attraverso una piccola incisione effettuata a livello del solco orbito palpebrale superiore o sotto il margine ciliare inferiore, di asportare l’eccesso di cute e di grasso conferendo all’occhio un’espressione più giovane ed armoniosa.

Le cicatrici vengono localizzate nella piega naturale della palpebra superiore e appena al di sotto delle ciglia in quella inferiore, in modo da risultare poco visibili.

Consiste in un’incisione retroauricolare che consente di rimodellare la cartilagine dell’orecchio in modo da ridurne la sporgenza (orecchie a sventola).

L’otoplastica è un intervento molto comune e praticamente privo di rischi che può essere praticato anche in giovanissima età (prima dei 6 anni) in modo che il piccolo paziente non si esponga allo stress psicologico della presa in giro da parte dei suoi compagni di scuola.

Le cicatrici sono limitate e praticamente invisibili perché nascoste dietro l’orecchio.

L’operazione consiste nella ricostruzione del lobo auricolare utilizzando fili di sutura molto sottili che vengono rimossi dopo pochi giorni. L’anestesia è locale.

È un intervento che viene eseguito in anestesia locale (con cicatrici non visibili, tutte all’interno delle labbra). La durata dell’operazione è di circa un’ora. L’anestesia è locale e può essere associata ad una blanda sedazione.

Il risultato è definitivo; la convalescenza post operatoria (edema e gonfiore) è di circa 7-15 gg.

Con il termine xantelasma ci si riferisce a un deposito di colesterolo giallastro, nettamente delimitato sotto la pelle, spesso riconducibile sopra o intorno alle palpebre

Felc: l’asportazione dello xantelasma avviene per sublimazione della parte: non vi è necessità di applicazione di anestetico, non vi è sanguinamento, non vi saranno complicanze.

È consigliata solo l’applicazione di un collirio (benzaconio) con azione antisettica per disinfettare la parte.

L’asportazione di nevi, o nei cutanei, può essere effettuata in due modalità: asportazione chirurgica o asportazione con laser.

Nella prima la ricostruzione della ferita viene realizzata con tecniche di microchirurgia utilizzando fili di sutura molto sottili per ottenere il miglior risultato estetico possibile.

Nella seconda, (rimozione con felc): l’asportazione della neoformazione avviene per sublimazione della parte: non vi è necessità di applicazione di anestetico, non vi è sanguinamento, non vi saranno complicanze.

Si tratta di operazioni chirurgiche il cui scopo è quello di migliorare l’aspetto estetico di una cicatrice e/o eliminare i disturbi funzionali, come ad esempio dolore, sensazione di tensione e vera e propria retrazione, che spesso sono associati alla cicatrice stessa.

Le tecniche più semplici prevedono l’escissione della cicatrice, la lisi (liberazione) delle sue aderenze con le strutture circostanti come muscoli, nervi o articolazioni e la chiusura della ferita con tecniche di chirurgia plastica.

Con questo intervento si distende la pelle del viso e del collo correggendo così non solo le rughe ed il rilassamento della cute ma anche la ptosi (caduta) dei tessuti molli (grasso e fasce muscolari) di questo distretto anatomico.

In questo modo è possibile ottenere risultati naturali e stabili nel tempo.

Le cicatrici sono quasi invisibili essendo localizzate in parte nei capelli, in parte dietro l’orecchio ed in minima parte sul davanti dello stesso (confuse tra le pieghe naturali presenti in tutti i pazienti in questa sede).

I mini-lifting o lifting parziali (temporale, zigomatico, cervicale, facciale), vengono in genere eseguiti in pazienti giovani con minor lassità cutanea o, in caso di revisione (ritocco) a distanza di precedenti lifting completo.

È il prelievo di una certa quantità di grasso da alcune zone del corpo (dove quest’ultimo è presente in eccesso) ed il suo trapianto, una volta opportunamente purificato e “distillato”, in altre zone del viso o del corpo allo scopo di correggere rughe, solchi o depressioni cicatriziali.

La grande quantità di materiale a disposizione che si può ottenere dalla pancia o dalle cosce e la semplicità della tecnica sono i punti di forza della lipostruttura.

La durata del grasso trapiantato varia da individuo a individuo ma in genere una discreta quantità di tessuto adiposo trapiantato permane tutta la vita.

È un intervento particolarmente indicato in persone di peso relativamente normale che hanno però depositi isolati di grasso (adiposità localizzate) che causano delle sproporzioni in certe aree del corpo. Questi depositi di grasso possono essere dovuti a fattori ereditari o costituzionali e non diminuire né con la dieta né con l’esercizio fisico

Questo tipo di intervento è particolarmente indicato per la riduzione delle adiposità localizzate nella zona delle cosce, dei glutei, dell’addome, dei fianchi e delle braccia, delle ginocchia, dei polpacci, delle caviglie e perfino delle guance, collo e mento.

Il primo obiettivo di qualsiasi procedura di liposuzione è di rimuovere la giusta quantità di grasso provocando il minimo disagio per il paziente.
La liposuzione riduce gli accumuli di grasso in una specifica area del corpo, come:

  • Addome;
  • Braccia;
  • Glutei;
  • polpacci, caviglie e ginocchia;
  • Seno e schiena;
  • Fianchi;
  • Esterno ed interno cosce;
  • Collo e sottomento.

La liposuzione è utilizzata anche per la riduzione della ginecomastia (cioè lo sviluppo del tessuto adiposo del seno maschile) e per trattare alcune condizioni mediche, tra cui:

  • Lipomi (tumore benigno del tessuto adiposo);
  • Lipodistrofia (anomalia del tessuto adiposo, con ridistribuzione dei lipidi nel corpo);

È un intervento che asporta la pelle e il grasso sottocutaneo in eccesso a livello addominale, realizzando nello stesso tempo il riavvicinamento dei sottostanti muscoli retti, allo scopo di ottenere una migliore definizione di tutta la zona addominale.

L’addominoplastica è l’intervento di chirurgia estetica che serve a rimuovere gli accumuli di tessuto adiposo addominale, associati a un eccesso di pelle e a un rilassamento della parete muscolare addominale.
L’obiettivo dell’addominoplastica è migliorare l’aspetto dell’addome, eliminando parte dei cosiddetti “inestetismi” e provando a far risaltare maggiormente i muscoli situati in questa sede.

Un’attenzione particolare merita l’ombelico che durante l’operazione viene traslocato, affinché la paziente possa comunque mostrare questa struttura nella sua posizione naturale.

Le cicatrici residue hanno dimensioni variabili, a seconda della quantità di tessuto asportato, pur essendo sempre localizzate al di sotto dello slip o del costume da bagno.

DERMATOLOGIA

Il filler è un trattamento medico sicuro ed efficace per eliminare le rughe del viso, soprattutto quelle nasolabiali (ai lati del naso), frontali e periorali (ai lati della bocca).

In molti casi è indicato anche per aumentare il volume delle labbra, del mento o degli zigomi.

Consiste nell’infiltrazione sottocutanea di acido ialuronico, che è un prodotto molto ben tollerato dall’organismo e altamente compatibile oppure, se si desiderano risultati più duraturi, di idrossiapatite calcica.

In entrambi i casi si tratta di prodotti completamente riassorbibili nel medio e lungo periodo.

Si tratta di un prodotto assolutamente innocuo, che ha l’effetto di rilassare alcuni muscoli del volto, eliminando così le cosiddette “rughe di espressione” (quelle ad esempio presenti tra le due sopracciglia o a livello della fronte) senza tuttavia modificare la mimica del paziente.

La tossina botulinica determina una denervazione chimica del muscolo interessato inducendo la distensione del distretto cutaneo sovrastante. Il fenomeno è reversibile: il muscolo riprende la capacità contrattile entro 4/6 mesi.

I risultati saranno, però visibili solo dopo circa 3 giorni dalll’infiltrazione quando il paziente guardandosi allo specchio inizierà a vedere dei cambiamenti davvero entusiasmanti sul suo volto.

Il trattamento medico per la cura dell’iperidrosi (eccessiva sudorazione) si basa sulla capacità del botulino di ridurre la secrezione del sudore nelle zone in cui viene iniettato.

Le aree anatomiche più frequentemente trattate sono

-ascelle
-mani
– piedi
-fronte

Sono trattamenti medici che, grazie all’impiego di speciali acidi, inducono un’esfoliazione chimica degli strati superficiali dell’epidermide. Viene applicato su viso, collo, mani, décollété (o altre zone del corpo…) una sostanza acida o una combinazione di acidi, allo scopo di creare una micro-dermoabrasione sull’epidermide e/o sugli strati del derma.

I peeling medici si suddividono in superficiali, medi e profondi in base alla capacità di raggiungere i diversi strati cutanei.

Le indicazioni a questo tipo di trattamento sono molte, dalla semplice stimolazione della cute del viso che appare spento e grigio (tipico delle stagioni fredde), all’acne in fase più o meno attiva, alla micro rugosità diffusa, fino alla presenza di ipercromie dermo-epidermiche (“macchioline solari”, melasma…).

Brs che è l’acronimo di biodynamic restructuring system, è un sistema unico nel suo genere, prodotto in Italia al 100%, trifasico, brevettato, creato in due diverse formulazioni (viso e corpo) svolge un’azione bio-ristrutturante, biostimolante, rivitalizzante e soft peeling senza l’utilizzo di alcuna tecnica di iniezione.

È un prodotto trifasico, ciò significa che prevede in ogni seduta, un’applicazione in tre fasi. Con la prima fase, il complesso attivo rimuove le lamelle corneali e assottiglia lo strato corneo permettendo la penetrazione dei principi attivi. L’apporto di sangue viene stimolato senza causare infiammazioni, e i principi attivi stessi hanno inoltre un’azione battericida e batteriostatica, regolando così la produzione di sebo e la melanogenesi, oltre a contrastare lo stress ossidativo. Con la seconda fase viene ripristinato il sistema idrolipidico epidermico attraverso la somministrazione dei diversi aminoacidi che lo compongono e la vitamina c ed e che sono cofattori di estrema importanza ed essenziali per la stabilizzazione del collagene nella rigenerazione delle membrane cellulari oltre alle sue proprietà anti-infiammatorie e fotoprotettive. L’ultima fase, ha un’azione stimolante sul metabolismo cellulare oltre che un’azione inibitoria sui processi di degradazione indotti dallo stress ossidativo. Il sistema nel suo complesso ripristina la luminosità, l’elasticità, il tono, l’idratazione, la levigatezza e la compattezza delle strutture tegumentarie e di supporto oltre ad avere diverse indicazioni terapeutiche.

I fili riassorbibili, conosciuti anche come fili biorivitalizzanti, sono un trattamento di ultima generazione non invasivo per il benessere di viso, collo e corpo. Il trattamento è eseguibile in ambulatorio.
Attraverso l’inserimento di fili biorivitalizzanti in pdo (polidioxanone) completamente riassorbibili, si ottiene un effetto liftante (propriamente definito soft-lifting) che, aumentando la produzione di collagene, dona immediatamente tono ed elasticità alla pelle, fornendo sostegno alla zona del corpo che presenta cedimento.

Tra queste tecniche, i fili di tensione rivestono un ruolo preponderante. Innanzi tutto, essi hanno la funzione di “tirare su” la cute nelle aree in cui ha ceduto.
Una volta inserito il filo, l’effetto è immediato e tenderà progressivamente a migliorare il tono cutaneo e la compattezza dei tessuti, con un risultato simile a quello del lifting.

Le azioni dei fili liftanti

  • Azione di sollevamento: i risultati sono visibili immediatamente grazie alla trazione effettuata dal medico perché rimodella l’area a seconda delle necessità e dei desideri del paziente.
  • Azione di rigenerazione: per un risultato graduale e duraturo. Grazie al progressivo riassorbimento del filo, il collagene viene ripristinato per dare maggiore definizione ai lineamenti, mantenendo l’effetto volume nel tempo

I fili di trazione possono essere utilizzati sul terzo medio inferiore del viso (contorno mandibolare e mento)